-20251128.png)
INVITO a partecipare allo Spettacolo Teatrale “CINQUE DONNE DEL SUD”, che si svolgerà venerdì 28 novembre 2025 alle 21:00 presso l’Auditorium della Conciliazione (via della Conciliazione, 4).
Poiché si tratta di un Evento promosso degli STATI GENERALI DELLA NATALITÀ 2025, lo Spettacolo sarà GRATUITO, ma con prenotazione obbligatoria (tramite un link che verrà comunicato successivamente).
Poiché i posti NON saranno numerati, vi preghiamo di registrarvi individualmente all’EventoDifferente per consentirci di riservare i posti necessari e vicini fra loro.
I posti disponibili per il gruppo GUFPI-ISMA sono 200 (anche non-soci) con registrazione aperta fino al 30 settembre 2025.
SINOSSI
Cinque generazioni di donne di una famiglia italiana del Mezzogiorno, cinque madri, cinque figlie, cinque personaggi per un’unica attrice, BEATRICE FAZI, che dà voce e corpo a cinque caratteri diversi, dal 1887 fino ai giorni nostri.
Queste cinque donne ci portano per mano attraverso guerre mondiali e grandi rivoluzioni sociali, mentre affrontano delusioni e coltivano speranze, passando dalla vita contadina a quella iper-connessa, avanzando verso un futuro che cambia e che le cambia. Raccontano non solo la storia di cinque generazioni di una famiglia, ma rappresentano anche simbolicamente la movimentata storia dell’Italia dall’unificazione politica alla fine del XIX secolo e, soprattutto, incarnano la storia di emancipazione delle donne.
Con un tono sempre in bilico tra leggerezza e commozione e uno sguardo ironico su chi siamo stati e chi diventeremo, queste donne ci raccontano come è cambiata la società negli ultimi cento anni: la coppia, il matrimonio, i rapporti tra genitori e figli, le contraddizioni, i successi e i fallimenti. Ognuna di loro, attraverso il racconto della sua storia personale, fa conoscere anche un pezzo di storia del nostro Paese. I loro destini sono plasmati dalle fasi storiche decisive della storia italiana moderna. Le loro conquiste le abbiamo vissute, le loro paure sono le nostre, la loro forza ci appartiene.
Le cinque donne abitano una scena fatta di proiezioni, in cui le foto e i video rendono tangibile lo scorrere del tempo, ricordando atmosfere, volti e avvenimenti che fanno parte della memoria storica di tutti noi. Ogni donna ne partorisce un’altra, pescando da un grande baule – unico elemento scenico – abiti e oggetti che ricreano di volta in volta l’epoca in cui le donne vivono.
Queste cinque donne non si capiscono, ma in fondo si assomigliano. E scopriranno che, per ritrovare la propria identità, il luogo da cui si fugge diventa quello in cui è necessario tornare. Perché le nostre radici sono importanti, anche quando vogliamo dimenticarle.
Per ogni ulteriore informazione, contattate segreteria@gufpi.org.