Abstract:
L'esperienza creativa appartiene all’essere umano: ognuno di noi può vivere tale esperienza nei più svariati campi: arte, scienza, tecnologia, affari. Ma come è possibile definire la creatività? E quali sono le condizioni che favoriscono realmente il processo creativo? Momenti folgoranti che, “per intervalla insaniae” come scrive Lucrezio a proposito del suo “De rerum natura”, portano l’individuo a risolvere e fare, o, piuttosto, un processo strutturato, razionale, un approccio metodologico che coinvolge molteplici fattori, tra cui l'individuo, la società e la cultura in cui vive? Ed è proprio in questo secondo caso che si innesca quel flow particolarmente utile per la creatività, in quanto consente di entrare in uno stato mentale in cui la mente è aperta, fluida e libera di esplorare nuove idee e soluzioni creative. Quando si è in uno stato di flow, ci si concentra sul presente, il che può permettere di superare gli ostacoli creativi e di generare nuove idee. Tutto questo può e deve essere messo in pratica per diventare effettivamente innovazione. Innovazione sistematica e continuativa, con metodi e strumenti che aiutano gli individui e le organizzazioni a impostare il problema da risolvere (o il progetto da gestire – che è lo stesso) e a individuare possibili soluzioni. Una di queste metodologie a supporto dell’innovazione è TRIZ, un metodo e un insieme di strumenti atti a codificare il processo creativo in ambito tecnico e renderlo così ripetibile. Lo scopo della metodologia TRIZ è vincere l’inerzia psicologica nell’elaborare soluzioni progettuali, superando le contraddizioni tecniche.
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Benefici:
Presentatori:
Francesco Spadera (PMI Souther Italy Chapter)
Francesco Sacerdoti (Università Federico II di Napoli)