08:30
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Apertura segreteria e registrazione partecipanti
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09:00 09:30
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Assemblea ORDINARIA dei Soci GUFPI-ISMA
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10:00 17:00
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Evento metrico:
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La nuova certificazione per Specialisti di Misurazione basata su UNI 11621-6:2021 (D. Aisa – CEPAS)
Dopo l'uscita della norma UNI 11621-6:2021, è ora il momento di procedere con il nuovo schema certificativo progettato in partnership con CEPAS, ente di certificazione del gruppo Bureau Veritas Italia, per la qualifica di Specialista di Misurazione. La presentazione illustrerà gli aspetti fondamentali della nuova certificazione che si pone come un livello 'Foundation' preliminare alle certificazioni metriche esistenti su specifiche tecniche (IFPUG/COSMIC FPA, IFPUG SNAP, ...)
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What’s the right EP type? Let’s play with the Processing Logic table… (L.Buglione – DXC Technology) [presentazione valida per il programma IFPUG CEP (CFPS) – Certification Extension Program]
Nel metodo IFPUG FPA un Processo Elementare è caratterizzato da tre elementi: DET, FTR e Trattamenti Logici. Proprio quest’ultimo elemento è il meno trattato spesso nei conteggi e serve per verificare la natura di un EP, nonché i casi nei quali un EP sia da considerarsi diverso da altri o in stato di CHGA. Verificheremo insieme con un piccolo ‘gioco’ come facilitare questa analisi, in linea con il CPM IFPUG v4.3.1.
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Zero Function Point Projects (M. Misra, C. Ferrero, F. Di Cola – IFPUG) [presentazione valida per il programma IFPUG CEP (CSS) – Certification Extension Program]
Partendo da alcuni scenari che prevendono degli interventi sulle applicazioni che non prevedono modifiche ai requisiti funzionali, analizzeremo come gli stessi possono essere misurati in modo efficaci con SNAP tenendo conto delle modifiche ai requisiti non funzionali. Gli scenari che tratteremo sono gli scenari di migrazione di migrazione tecnologica che impattano l’applicazione, ad esempio migrazione della UX oppure passaggio da applicazione monolitica ad applicazione a microservizi. SNAP è adatto a misurare tutto questo? La risposta è sì e approfondiremo insieme il perché …
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E’ facile iniziare a misurare (P.Billia – NTT Data)
Perché misurare: velocità e agilità sono le parole chiave della trasformazione digitale nell’era dello smart-working saper scegliere gli indicatori e ‘misurare’ significa trasparenza e aumento della fiducia tra le parti. Quando misurare: implementare il processo di misurazione vuol dire modificare il processo di sviluppo del sw, predisponendosi per la misurazione fin dalla fase di stima, dalla raccolta all’analisi dei ‘dati’ (indicatori) per ottenere un ‘continuous improvement’. Come misurare: approccio sistemico, la metodologia di misura può essere vista come un sistema complesso, formato da diversi sottosistemi correlati tra loro. Comunicare i risultati: cosa bisogna tenere in mente per una buona comunicazione evitando i pregiudizi? La comunicazione tra gli stakeholder è una parte essenziale del successo di qualsiasi progetto, entra in gioco il fattore umano che può portare a conflitti, come evitarli? Conclusione: quali sono i punti essenziali nel progettare e gestire un sistema metrico, come ottenere dei benefici e condividerli affinché si possa dire ‘è facile iniziare a misurare’.
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Dalla creatività all’innovazione: quando il flusso (Flow) incontra il metodo (TRIZ) (F. Spadera, PMI-SIC; F.Sacerdoti, Univ. Federico II)
L'esperienza creativa appartiene all’essere umano: ognuno di noi può vivere tale esperienza nei più svariati campi: arte, scienza, tecnologia, affari. Ma come è possibile definire la creatività? E quali sono le condizioni che favoriscono realmente il processo creativo? Momenti folgoranti che, “per intervalla insaniae” come scrive Lucrezio a proposito del suo “De rerum natura”, portano l’individuo a risolvere e fare, o, piuttosto, un processo strutturato, razionale, un approccio metodologico che coinvolge molteplici fattori, tra cui l'individuo, la società e la cultura in cui vive? Ed è proprio in questo secondo caso che si innesca quel flow particolarmente utile per la creatività, in quanto consente di entrare in uno stato mentale in cui la mente è aperta, fluida e libera di esplorare nuove idee e soluzioni creative. Quando si è in uno stato di flow, ci si concentra sul presente, il che può permettere di superare gli ostacoli creativi e di generare nuove idee. Tutto questo può e deve essere messo in pratica per diventare effettivamente innovazione. Innovazione sistematica e continuativa, con metodi e strumenti che aiutano gli individui e le organizzazioni a impostare il problema da risolvere (o il progetto da gestire – che è lo stesso) e a individuare possibili soluzioni. Una di queste metodologie a supporto dell’innovazione è TRIZ, un metodo e un insieme di strumenti atti a codificare il processo creativo in ambito tecnico e renderlo così ripetibile. Lo scopo della metodologia TRIZ è vincere l’inerzia psicologica nell’elaborare soluzioni progettuali, superando le contraddizioni tecniche.
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L'ISO/IEC 25000 SQuaRE: dall'IT tradizionale all'Intelligenza Artificiale (D.Natale – UNINFO)
La trasformazione digitale in corso in questi ultimi anni richiede alle organizzazioni, grandi e piccole, una sempre maggiore attenzione alla governance dei sistemi ed ai principali aspetti che la costituiscono. Un aspetto fondamentale della evoluzione degli standard ISO/IEC 25000 è l’estensione dei concetti della qualità del prodotto all’Intelligenza Artificiale e della sua misurazione, in particolare per quanto riguarda il software, i dati e la loro valutazione metrica. La serie 25000 si aggiorna al fine di fornire ulteriori elementi e test per le nuove tecnologie, garantendo il mantenimento della affidabilità dei sistemi e la soddisfazione dell’utente finale.
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Valutazione di un asset applicativo (G. Lanza – GUFPI-ISMA)
Il gruppo di lavoro relativo all’analisi per la misurazione di un asset applicativo ha rilasciato un primo deliverable (a disposizione sul sito). Ad oggi, spesso, il valore economico di un asset applicativo è basato sul Capex (costo di acquisizione) o addirittura sull’ipotetico costo di rifacimento (misura in FP X costo medio del FP). Quanto questo è corretto? Aspetti quali il Return Of Investment (ROI) e Value of Investment (VOI) sono considerati? In ambito di PA gli aspetti sociali quanto possono essere importanti nel dare valore ad un servizio? Dietro a queste domande specifiche ve ne è però una più importante e sostanziale: quale futuro per il GUFPI ISMA, quali strade perseguire per traguardare nuovi orizzonti? In questo primo deliverable si è cercato di buttare alcuni semi che avranno bisogno di essere innaffiati dai suggerimenti e dalla collaborazione di vari attori, al fine di offrire una panoramica di metriche per i servizi/prodotti del mondo ICT, utilizzabili a 360 gradi. Difficile? Molte cose, non è perché sono difficili che non osiamo farle, ma perché non osiamo farle che sono difficili (Seneca)
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Reframing Metric Methods (A.Carbone)
La matematica da decenni è stata semplificata nell’uso quotidiano, prima tramite i calcolatori tascabili e poi dall’uso del calcolo su computer, specie con i fogli elettronici. Computer ormai disponibili dovunque, con estrema portabilità, considerato anche che gli smartphone delle dimensioni di una vecchia calcolatrice ormai sono computer anch’essi. Ciò nonostante, nella maggior parte delle misure informatiche, specie in quelle funzionali e non-funzionali, ogni problema di misurazione viene risolto sempre e solo con le quattro operazioni, come se dovessi fare le stesse con foglio e penna, trascurando altre possibilità la cui eventuale complessità di calcolo può essere tranquillamente demandata al computer. Utilizzando altre operazioni, oltre le quattro base, è possibile determinare viste grafiche più razionali, coerenti e semplificate nella rappresentazione di situazioni complesse, specie dove confliggono visioni da più aspetti dimensionali dello stesso fenomeno. La proposta che il relatore porta è di una semplicità disarmante, quasi un uovo di Colombo, ma può essere di notevole impatto per la reportistica metrica nel campo ICT.
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Tendenze del mercato dello sviluppo software nel 2023 (tecnologie, fornitori, ...): più produttivo, più economico, migliore (M.Sabba, J.Gomez – LedaMC)
Quali sono le tecnologie più produttive (function points per unit effort) del mercato per fare sviluppo del software? E quali sono le meno produttive? Quali sono le tecnologie più costose e quali le più economiche (function points per €)? A queste ed altre domande possiamo rispondere grazie all’uso dei Function Points di IFPUG. Domande come, quali sono i fornitori di sviluppo software più produttivi (FP/h) e più economici a livello mondiale (FP/€)? Questo è ciò che mostreremo in questa presentazione dove dettaglieremo le tendenze del mercato dello sviluppo software nel 2023, ottenute grazie all’uso generalizzato dei Function Point. I Function Points, congiuntamente ad un database come quello di ISBSG o della propria LedaMC, dimostreranno essere lo strumento più utile nei momenti di incertezza, agilità e adattazione. Momenti dove una visione a 360 gradi articolata attraverso le potenti metriche funzionali, ci permetterà ottenere il meglio del mercato per applicarlo al nostro contesto. Accompagnateci in questo lungo viaggio.
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Semplicità e leggerezza di un metodo di misura funzionale: minaccia od opportunità per il business? (A. Locoro, L. Lavazza - Univ. Insubria / R. Meli, DPO)
Le misure di dimensione funzionale del software sono ampiamente utilizzate per la stima dell’effort, insieme ai modelli di costo basati sui requisiti non funzionali. La misurazione dei Function Point tradizionali è possibile solo quando i FUR sono completamente conosciuti e dettagliati. Questo non è certo il caso degli sviluppi agili, poiché i FUR sono generalmente noti in dettaglio solo per il prossimo sprint. Alla mancanza di informazioni dettagliate si aggiunge l'attitudine negativa delle “persone” Agili ad accettare compiti percepiti come “overhead”. Tuttavia una misura funzionale del prodotto software può essere davvero utile per governare la produttività e la prioritizzazione dei requisiti da implementare. La possibilità di basare la stima dell’effort sul numero di funzioni transazionali che possono essere raccolte molto più facilmente e rapidamente rispetto alle tradizionali misure di dimensione FP ed è disponibile in anticipo, è stata valutata tramite uno studio empirico. Utilizzando il set di dati ISBSG, abbiamo confrontato l'accuratezza delle stime dell’effort basate esclusivamente sul numero di funzioni transazionali rispetto a quelle basate su misure di dimensione FP tradizionali. Il nostro studio mostra che la differenza di precisione è trascurabile, sia per i nuovi progetti di sviluppo che per i miglioramenti che consistono esclusivamente nell'aggiunta di nuove funzionalità, almeno quando sono coinvolti progetti di medie dimensioni. I dati disponibili non supportano valutazioni attendibili su altri tipi di miglioramento. Il metodo Simple Function Point può essere utilizzato come una tecnica di misurazione "super leggera" di questo tipo utilizzando i concetti di ambito e obiettivo della misurazione. Esploreremo i pro e i contro di questo approccio.
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Gestire progetti nell'era dell'incertezza (C. Paragano, PMI-CIC)
Viviamo nell'era dell'incertezza, con movimenti tecnologici, economici, climatici e geopolitici. I PM devono creare valore in un ambiente in evoluzione. PMI ha introdotto diversi approcci basati su WOW per impostare il modo migliore di lavorare, esaminando anche le organizzazioni. La sessione fornisce esperienze di trasformazione digitale che coinvolgono i ruoli dei PM. I PM hanno guidato la trasformazione evolvendo se stessi e gli strumenti e le tecniche.
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