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From traditional software systems to AI-enabled systems (F. Lanubile – Univ. Bari)
AI-enabled systems are software systems that use AI to provide value for users, ranging from product recommenders to voice and facial recognition. Despite the increasing interest, many companies are still struggling to take a model developed by a data scientist and deploy it as part of a scalable and maintainable system. In this talk, I will discuss what changes compared to traditional software systems, particularly with respect to requirements engineering and quality assurance. I will also provide an overview of the main challenges for both data scientists and software engineers when transitioning from AI protypes to production-ready AI-enabled system.
Cosa fa ChatGPT ... e perché funziona? (T. Fehlmann – EPO)
“The release of ChatGPT was a Sputnik moment for humanity – we were surprised by rapid and unexpected progress in a technology of our own creation. “– cit. Michelle Donelan, UK Secretary of State, Nov. 2023). Ma cosa sta facendo ChatGPT? Pochi sanno che questo "progresso inaspettato" era un sogno di Omero (2600 a.C.) e la tecnologia necessaria è il risultato del lavoro di matematici, logici, linguisti e ingegneri per almeno 100 anni. I concetti utilizzati nella ChatGPT sono stati utilizzati per molte altre discipline - per esempio, la metodologia QFD per prevedere il successo di prodotti nuovi o migliorati. Stephen Wolfram è uno degli apripista di questa svolta di successo nell'Intelligenza Artificiale. Presentiamo alcuni dei contenuti del suo ultimo libretto "What is ChatGPT doing … and Why Does It Work?" alla comunità metrica interessata. La risposta alla domanda "Perché funziona" è nota a noi tutti: "Perché misuriamo".
L’Intelligenza artificiale e l’UNI CEI ISO/IEC 25059:2023 (D. Natale – GUFPI-ISMA)
L’intelligenza artificiale (IA) viene utilizzata in una gamma sempre crescente di applicazioni, dalla sanità alla finanza fino alle auto a guida autonoma. Poiché questi sistemi diventano sempre più complessi e integrati nella nostra vita quotidiana, ISO, IEC e UNI hanno pubblicato nel 2023 un nuovo standard internazionale e nazionale essenziale per garantire che i sistemi di IA soddisfino specifiche caratteristiche di qualità. La nuova norma ISO/IEC 25059, estensione di standard di qualità del software della serie SQuaRE ISO 25000, definisce i requisiti di qualità per i sistemi di IA predisponendo per il futuro linee guida utili per testare, misurare e valutare la qualità di tali sistemi.
Misurare è un ruolo o una competenza diffusa? (B. Nocito, P. Billia – GUFPI-ISMA)
Lo “Specialista di Misurazione” è il professionista in possesso di elevate conoscenze, competenze ed esperienza nel settore della misurazione di prodotti e servizi ICT. Lo Specialista di Misurazione pianifica, progetta, gestisce sistemi metrici legati ai prodotti e servizi; inoltre utilizza metodi e tecniche standard per effettuare misure, derivare indici e costruire benchmark. E’ una competenza, non è un ruolo e non riguarda solo i progetti ICT, ma ogni possibile dominio applicativo. E’ applicabile a chiunque gestisca dati in un’organizzazione, quindi a Certificarsi come Specialista di Misurazione, in conformità ai requisiti della Norma UNI 11621-6:2021 e dello schema di certificazione CEPAS (SCH174), significa valorizzare indiscutibilmente la propria professionalità, accrescendo la propria competitività e fornendo una garanzia oggettiva di competenza professionale nei confronti dei consumatori, degli altri professionisti di settore e delle istituzioni pubbliche interessate. Vuoi sapere come? Partecipa a questa presentazione!
Misura dei requisiti non funzionali del software … secondo IFPUG (F. Di Cola, C. Tichenor – IFPUG)
Il requisito utente funzionale descrive "cosa" farà il software. L'IFPUG interpreta questi aspetti come external inputs, external outputs, external inquiries, internal logical files, and external files. Il requisito utente non funzionale descrive "come" il software lo farà. In molte situazioni, il lavoro per sviluppare la parte "come" del software può essere più complesso e richiedere più tempo di quello per fornire il "cosa". La dimensione non funzionale del software può essere misurata considerando quattro categorie e 14 sottocategorie di requisiti software utilizzando SNAP, la metodologia IFPUG per quantificare i requisiti non funzionali. Lo scopo di questa presentazione è descrivere il pensiero alla base del requisito non funzionale, il suo dimensionamento e il modo in cui il dimensionamento del requisito software non funzionale può contribuire a migliorare le previsioni dei costi e dei tempi per il lavoro di sviluppo del software. Faremo inoltre riferimento ai corrispondenti standard di misurazione internazionali.
Misurare la conoscenza – un tentativo di definire un principio di misurazione (T. Fehlmann – EPO)
Si tratta di un lavoro in corso (Work in Progress). Come dovrebbe essere misurato ChatGPT? Dal punto di vista dell'utente, si tratta di un processo di input elementare e di un output più o meno ben calcolato - tuttavia, non siamo nemmeno sicuri che venga mantenuta una funzione di dati elementare. Sappiamo che ChatGPT è stato preaddestrato e trae vantaggio da una grande raccolta di dati, ma questa non è l'essenza dell'AI. Un approccio più sensato è quello di esaminare i gruppi di dati che ChatGPT muove. Non sappiamo molto della sua effettiva implementazione, ma riconosciamo pezzi di conoscenza - su cose, eventi, fisica o politica - che gli utenti possono allineare con alcune fonti di dati specifiche. Questi pezzi di conoscenza hanno una certa affidabilità. Può dipendere dalle fonti o dall'apparecchiatura del sensore che le fornisce, ma è misurabile e a volte persino conosciuta in anticipo dalle specifiche del sensore. Quando si testano i sistemi basati sull'AI (sistemi intelligenti), questo è un tentativo promettente di prevedere la sua affidabilità complessiva. Tuttavia, ci sono altre ragioni per misurare il software oltre al test. Le metriche di affidabilità ci aiutano in questo senso? Questo intervento è un primo tentativo di aprire la discussione.
Cosa sono le presentazioni valide per il programma IFPUG CEP (Certification Extension Program) e come usarle? (L.Buglione – DXC Technology)
CEP (Certification Extension Program) è il programma di continuous learning & practice di IFPUG, nato inizialmente per il rinnovo dei certificati CFPS (FPA) e più recentemente anche per i CSS (SNAP). Sebbene il programma esista da molti anni, nella pratica si rileva che ancora molti professionisti non conoscono la possibilità di raccogliere crediti nel triennio di validità del certificato e/o quali siano ad oggi le attività che danno diritto alla richiesta di crediti di mantenimento. Tra le attività ci sono anche quelle relative non solo a conteggio e verifica di conteggio, ma quelle relative a presentazioni valide e compatibili con il CPM FPA e con l’APM SNAP. Cosa sono e come usarle? Se vuoi sapere come, partecipa a questa presentazione!
Tavola Rotonda (G. Moretto, GUFPI-ISMA)
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