Abstract:
I Function Point (FP) sono ampiamente utilizzati per contribuire a stimare l’impegno di produzione del software. I più recenti modelli di costo, come VAMOS-R3, affiancano ad essi anche la valutazione di requisiti non funzionali e di processo.
Background: Studi precedenti hanno dimostrato, ricorrendo al data base ISBSG, che il metodo IFPUG Simple Function Points (SFP) ha un comportamento predittivo medio almeno pari a quello dei metodi più complessi e costosi come la IFPUG FPA e, in alcune frequenti situazioni, addirittura migliore.
Obiettivo: Verificare se un utilizzo ulteriormente semplificato dei SFP (Ultra-light), che limiti la misurazione alla sola parte transazionale, mantenga o no questo comportamento virtuoso.
Metodo: Sulla base del data set ISBSG, è stato eseguito uno studio empirico sulle relazioni che collegano le dimensioni funzionali (SFP e UFP) e l’effort per progetti di diverso tipo.
Risultati: La nostra analisi mostra che non esistono prove statisticamente significative che i Function Point tradizionali UFP siano migliori nella stima di effort rispetto a misure ultralight in t-SFP (SFP di tipo transazionale). Il confronto è stato fatto sia per progetti piccoli, medi e grandi che a bassa o alta percentuale di transazioni identificate come complesse
Benefici:
Presentatori:
La partecipazione all'evento dà diritto ad 1 PDU (Technical/Ways of Working), 1 CPD Peoplecert/Axelos (Community), 1 credito formativo CEPAS SCH174