PROGRAMMA DELLA GIORNATA
Ragione e sentimento in un noto romanzo erano posti come poli opposti di comportamento, da conciliare a fatica. Oggi sappiamo che non è così e che non potremmo essere come siamo senza una forte sinergia di questi due aspetti. Per vari motivi, psicologici e medici, a partire dal secolo scorso vi sono stati molti studi e metodi mirati a capire e valutare anche quantitativamente, per renderli comparabili, gli aspetti emotivi del comportamento umano, dopo aver in vario modo classificato quelli intellettivi, al fine di aumentare la conoscenza dei meccanismi di funzionamento della mente umana. Da decenni sappiamo dell’importanza di doverli valutare anche ai fini di miglior definizione dei servizi da sviluppare per i clienti e per la comprensione del loro successo o meno. Sia che si tratti di un sito commerciale che una pubblicità fuggevole o un portale di servizi amministrativi indispensabili. Ovvero: capire quanto siamo riusciti ad ottenere un sorriso di soddisfazione da coloro che cerchiamo di supportare nel quotidiano. E fare meglio.
Partendo dall'assioma che la trasformazione agile è un must e, come hanno concluso gli esperti in questo campo delle multinazionali nell'ultima conferenza annuale della Business Agility Corporation, "le organizzazioni di oggi non possono affrontare una trasformazione digitale flessibile ed efficace senza iniziative di trasformazione agile". Sia il valore fornito dal business che l'adattamento al cambiamento acquisteranno particolare rilevanza in un mondo in cui i social network, l'e-commerce e lo smart working, tra gli altri, sono i grandi compositori della sinfonia digitale che stiamo vivendo. Ora, comprendendo il valore del prodotto consegnato, sappiamo quanto valore stiamo generando? Sappiamo quanto valore i nostri team di sviluppo ci aiutano a generare? È molto o poco? A quale costo? E per quanto riguarda l'adattamento al cambiamento, sappiamo se siamo "solo flessibili" o "flessibili in modo efficiente"? L'agilità funziona, è un dato di fatto, ma questo non significa che funziona al primo tentativo o che funziona in qualsiasi situazione. In questo talk esporremo esperienze reali di diversi clienti sulle quali ci concentriamo giorno per giorno con il compito di far funzionare l’Agility, che riesce a suonare armonico e non stridente. Da qui il titolo: Agile Fine-tuning. Daremo le linee guida, quei buoni correzioni che solo un direttore d'orchestra o un buon compositore sa dare, qualcosa di cui ogni azienda ha bisogno. Sempre con il massimo rispetto per il manifesto ed utilizzandolo come punto di riferimento. La tua Agility suona come un'orchestra o stona e suona fuori tempo?
Agile è morto - ora abbiamo DevOps. Non facciamo più progetti, sviluppiamo prodotti. Sviluppiamo software, integriamo, distribuiamo e consegniamo software in un ciclo continuo, e i test sono un'attività continua in tutte le fasi. Come suona quest'idea alle persone che sono abituate a preparare e controllare i budget per le spese di capitale, identificare il costo delle operazioni e trovare un prezzo per il prodotto che copra tutti i costi? Non si divertono molto quando apprendono quanto sia facile nascondere i costi. Come dovrebbero reagire i responsabili finanziari quando vengono sfidati con DevOps? Il «Transversal Procurement», introdotto l'anno scorso da EU-Lisa, ha fatto un grande passo verso una moderna gestione dei costi per le organizzazioni che sviluppano prodotti ad alta intensità di software. Daremo una veduta d'insieme di cosa significa tutto questo per la misurazione del software.
La contrattualistica dei progetti ICT degli ultimi anni in Italia ha importato alcune assunzioni dagli Stati Uniti non sempre valide dal punto di vista metrologico, ad esempio assumendo che il ‘Function Point’ fosse una unità di progetto (e non dei soli Requisiti Utente Funzionali), Ciò ha comportato (e continua a comportare) forti impatti sugli aspetti di gestione delle gare prima e dei progetti ‘reali’ poi, sia tecnici che economici. La presentazione - partendo dai nuovi 7 principi-guida di ITIL4 - illustrerà suggerimenti e spunti al fine di derivare un modello contrattuale ‘simple & practical’, che rispetti le Linee Guida Contrattuali 2016 di GUFPI-ISMA, le PABPC (Principi, Assunzioni e Best Practice Contrattuali).